«Per necessità, virtù, curiosità… sono molto transnazionale ma non mi sono mai sentita apolide; so di avere terra e radici». Con questa affermazione che ricorda “un paese ci vuole” di Pavese, Emma Bonino ha commentato il conferimento della cittadinanza onoraria consegnatole ieri, nelle mani della sorella presente in municipio, dal suo Comune di nascita, Bra.
L’onorificenza era già stata deliberata lo scorso dicembre dal Consiglio.
La cerimonia ha dovuto svolgersi in videoconferenza perché l’insignita è impedita a muoversi dalla sua casa di Roma dove è in convalescenza dalla frattura di un femore.
da Quotidiano Piemontese
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