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martedì 6 maggio 2025

L’europarlamentare Pedullà (M5S): “Il sito di Gorzente gode di una protezione rigorosa, stop a interventi che lo danneggiano”

 


“C’è stato un importante passo avanti nella battaglia per la tutela del nostro territorio e in particolare del torrente Gorzente, una battaglia che ho portato direttamente al cuore delle istituzioni europee. In risposta alla mia interrogazione scritta, la Commissione Europea si è pronunciata sulla grave situazione verificatasi a giugno 2024 con lo sversamento di fango dal basamento della diga del lago della Lavagnina, che ha causato ingenti danni all'ambiente e alla fauna fluviale, in un'area di pregio come il sito Natura 2000 'Capanne di Marcarolo'”, lo sottolinea l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Gaetano Pedulla’ che nelle settimane scorse ha presentato un’interrogazione alla Commissione europea.


"La Commissione Europea ha confermato esplicitamente che i siti Natura 2000, come quello del Gorzente, godono di una protezione rigorosa ai sensi della direttiva Habitat. Ha ricordato che gli Stati membri sono tenuti ad adottare misure appropriate per evitare il degrado degli habitat e che progetti con potenziali impatti significativi su questi siti devono obbligatoriamente essere sottoposti a una valutazione d'impatto approfondita”, prosegue Pedullà, "E non è tutto: la Commissione ha anche sottolineato che l'Italia ha recepito queste disposizioni nella legislazione nazionale e che persino la Regione Piemonte ha adottato norme pertinenti. Questo rafforza la posizione di coloro che chiedono il rispetto delle regole a tutti i livelli, in contrasto con l'inerzia che purtroppo abbiamo constatato a livello locale."

Quando la situazione è emersa a giugno del 2024, da subito i circoli Legambiente Ovadese, di Ovada, e Vallemme, di Voltaggio, fecero segnalazioni e organizzarono la prima mobilitazione. Successivamente è nato il comitato difesa Gorzente e Piota che chiede alle istituzioni di tutelare i corsi d'acqua per evitare un nuovo disastro.


"Di fronte alla documentazione fornita dai comitati cittadini e dalle associazioni ambientaliste Legambiente, e all'apparente immobilismo delle autorità locali, aver ottenuto l'impegno della Commissione al monitoraggio è un risultato tangibile - continua l’onorevole Pedullà - Il punto cruciale è che la Commissione ha dichiarato che continuerà a monitorare la situazione e potrà decidere di adottare le misure opportune. Questo significa che il caso del Gorzente e della diga della Lavagnina è ora sotto l'occhio vigile di Bruxelles. Non è più una questione solo locale, ma è stata elevata al livello europeo."


"Ora la pressione aumenta sulle autorità competenti – a partire da quelle locali e regionali fino al governo nazionale – affinché si assumano le proprie responsabilità, valutino correttamente i danni e soprattutto agiscano per porvi rimedio e garantire che simili eventi non si ripetano. Da parte mia, non mi fermerò qui: continuerò a incalzare la Commissione Europea per assicurarmi che l'impegno al monitoraggio si traduca in azioni concrete e che la tutela del nostro prezioso sito Natura 2000 sia effettivamente garantita, come richiesto dalle leggi europee che l'Italia si è impegnata a rispettare”, conclude l’europarlamentare Pedullà

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